venerdì 28 giugno 2024

Esprimersi per esistere

E se la guarigione passasse dall’espressione?
Non mi sento più libera di parlare. Non lo sono più.
Peso le parole ma mai abbastanza. Sento la sua voce e le sue urla. Basta niente perché inizi a urlarmi contro.
Sono arrivata a 53 anni per sentirmi inadatta, sbagliata, fastidiosa, immeritevole.
La sua voce rimbomba nella mia testa, sempre più forte. E io mi silenzio.
Annuisco, do ragione, ma non nel modo giusto. Sbaglio sempre qualcosa. Sbaglio la parola, sbaglio i toni. Ma non posso ammettere nemmeno questo, perché altrimenti faccio vittimismo.
Io sono sbagliata. Non è mai stato così male con qualcuna. Ma allora perché sta con me?
Non sa più cosa fare con me. E già. Me ne devo andare. Lasciare casa, spostarmi in fretta e furia. Ma poi mi fa i regali. Ma poi si fa i fatti suoi “perché è stata una mia scelta”. Gli avrei mentito, già, su una cosa di vent’anni fa, quando lui manco esisteva nei miei pensieri. Lui ne è certo che io gli abbia mentito, e da allora l’ho implicitamente autorizzato a farsi tutti i fatti suoi. Me la sono cercata io.
Sono un fastidio. Sono una voce rumorosa da mettere a tacere, anche se non parlo più.
E se la guarigione passasse da questo blog? Perché qui posso esprimermi. 

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