Era l’ennesimo business per le big four, ma ha lasciato il tempo che ha trovato. Parole e poco altro, perché la cultura è nelle teste delle persone, e non la sradichi. Se hai il manager maschilista oppure omofobo, puoi scrivere tutte le carte che vuoi, fare pinkwashing finché ti pare, cartelloni a piacere, ma le donne continueranno a non essere ascoltate e promosse, e a essere interrotte mentre parlano.
La diversità sarebbe una ricchezza intrinseca, ma sono le forzature che ne annientano l’utilità.
Ma è stato l’ennesimo business delle big four. Speriamo sia un altro passo verso la desacralizzazione di queste entità, luoghi dove neolaureati incompetenti vengono mandati nelle aziende a insegnare a persone esperte come dovrebbero lavorare, e ne escono mega manager senza aver mai fatto nulla e con competenze poco più che accademiche e scollate dalla realtà. Il tutto staccando parcelle immorali a chi casca nel business
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