venerdì 8 maggio 2009

Squallore

Di fianco al mio ufficio ce n'è uno con un'oca ed una persona normale, due donne che fanno un lavoro contabile.

L'oca appartiene a quella classe di donne che si accaparrano gli uomini migliori in modo inspiegabile, perché poi passano tutto il tempo a lamentarsi, a parlare male del marito, a fare commenti dispregiativi nei confronti di tutti, a parlare a voce alta, a cercare soluzioni (usando ovviamente il telefono dell'ufficio) ai loro "problemi di salute" andando a fare ginnastiche complicatissime e cose del genere. Ovviamente guai a farle alzare un foglio di carta, le verrebbe il mal di schiena.

La collega è persona normale e gradevole.

Purtroppo loro attirano grandi quantità di altre carampane che vengono a sparlare del resto del mondo, a far vedere le foto dei loro nipotinifiglicaniegattidiparentiovicinidicasa.

Tutto il giorno così.

Ci sono volte che vado a casa col mal di testa per la fatica di lavorare, perché io, a differenza dell'oca, sono qui per questo (per carità, anche lei lavora ogni tanto, quando non ocheggia con le amiche, ma ogni bubù che deve fare è come se avesse ricostruito da sola la piramide di Cheope), nonostante il casino che fanno.

Ieri sera ho dovuto tenere una riunione qui da me. Capita. A volte capita anche che debba ospitare qualcuno, di solito anche importante, e loro se ne fregano, continuano ad ocheggiare, e spesso mi sono chiesta cosa pensino dell'Organizzazione per cui lavoro le persone che vengono da me e sentono tutto 'sto urlacchiare giulivo per tutto il tempo.

Dicevo, ieri ho avuto una riunione. C'era anche una donna, una gran donna, un dirigente con gli attributi. Per motivi che non sto a sindacare ha deciso di andarsene dalla riunione. La capisco. Ma non è questo il discorso.

La rabbia mi proviene dal fatto che questa dirigente, per il lavoro che fa, deve mandare periodicamente delle banalissime mail con delle informazioni che servono ipoteticamente a tutto il personale.

Sono mail, non viene a tatuare la fronte alle persone. Se una mail non ti piace la cancelli, punto.

No, oggi l'oca dell'ufficio vicino, vista la mail, s'è messa a gridare "E questa mi ha rotto il c*%%o con queste mail, e non ne posso più, e che c*%%o me ne fregaaa!" [sì, è una vera signora], e poi "Ieri era qui, era in una riunione, finché c'è stata ha fatto un casino che nun se capiva un c*%%o!". 

Ora, premesso che il casino era uguale prima e dopo la sua uscita dalla riunione, premesso che a mio avviso bisogna sempre rispettare il lavoro degli altri, anche se lo consideri inutile, tutto ciò premesso, MA PERCHE' STRAMALEDIZIONE 'STAMATTINA NON LA SMETTI DI FARE BORDELLO, CHE AVREI ANCHE DA LAVORARE?.

Io non sono una che litiga con i colleghi, vivo e lascio vivere. Finora non mi sono mai lamentata di come si comporta, di quello che fa, del bordello che ingenera convocando le sue amiche (di cui poi parla male quando non ci sono). Ma sento che siamo arrivati alla frutta, che scoppio e vado a spiegarle qualcosa dell'educazione, del rispetto delle persone e del loro lavoro. Magari ometto le osservazioni sull'uso improprio del tempo di lavoro, quello un'altra volta. Ma per il resto, non so quante ore resisto ancora... Non dico giorni, ore proprio.

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